LA MAGIA DELLA SCOPERTA, PERDUTA AI TEMPI DI INTERNET

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#TAGLIAFERRI.IT ha segnalato questo video di Fraws sui Figueiri:

So che Fraws non è apprezzatissimo da queste parti, ma quello che dice tocca un tasto che sento particolarmente vicino: effettivamente è vero che quand’ero piccolo e compravo le cassettine pirata per C64, ogni gioco era davvero una scoperta a partire da zero, dato che all’epoca non esistevano neanche le riviste.

Compravi la cassettina, tornavi a casa, la facevi partire e iniziava la magia… Spesso i giochi erano merde, ma sicuramente quella magia di andare a scoprirli uno a uno senza saperne niente c’era, anche se magari all’epoca non ce ne rendevamo conto, e anzi, è probabile che sia una cosa che scopriamo solo in retrospettiva.

Oggi di più o meno tutto si sa già tutto prima, quanto più si sale la scala del mainstream, tanto più si è sommersi di trailer, hands-on, anteprime, recensioni, speciali, interviste…

EDIT: Mi fa notare il #MITICODAVIDE che una pre-conoscenza del contesto di un titolo spesso permette anche di fruirlo meglio, per cui specifico che parlo principalmente del marketing asfissiante tipico degli AAA, non della pre-conoscenza "buona" che permette di cogliere meglio significati, riferimenti, e così via.


LA MAGIA DELLA SCOPERTA (fonte)

Il gusto della scoperta si conserva solo nelle nicchie più underground… XBLIG, i giochi Flash, i titoli più oscuri dei cataloghi delle software house… o i giochi brutti, come dice Fraws nel video.

Pensate a Deadly Premonition: se invece di avere attorno l’aura di diamante grezzo avesse avuto dietro i milioni di marketing di un titolo AAA qualsiasi, oggi ne parleremmo come di una gemma nascosta?

E se Assassin’s Creed Unity fosse uscito di punto in bianco, uguale così com’è, con bug e tutto, senza portarsi dietro tutta la sua storia e la sua saga e il suo marketing, non sarebbe stato forse la più grande gemma nascosta di tutti i tempi?

Volenti o nolenti il discorso intorno ai singoli titoli ne influenza la fruizione, e ai tempi di internet questo discorso è continuo, incessante, inarrestabile.

Ai tempi del C64 potevi comprarti la cassettina e trovarti celato dietro un generico "ZOMBI" l’ottima conversione di Ghosts’n’Goblins di Chris Butler per l’8-bit Commodore, e lo stupore era massimo e assoluto, perché ti ritrovavi in pratica un AAA dell’epoca catapultato così, a sorpresa, sul monitor, senza alcun affaticamento da marketing.

Avevi lo stesso effetto che oggi si ha col trailer a sorpresa di un No Man’s Sky, solo che oggi dopo il trailer esplosivo seguono mesi di agonia, di chiacchiere, di "forse non è proprio come ce lo aspettavamo", mentre lì consumavi subito: gioco superfigo che ti lasciava a bocca aperta, E CI GIOCAVI SUBITO, non come oggi che lo finanzi su Kickstarter per poi dimenticartene e ritrovartelo nella libreria di Steam mesi dopo, quando ormai non ti interessa più.

Paradossalmente, oggi che siamo nell’epoca del "tutto subito", c’è uno stacco molto maggiore tra l’hype che un gioco crea e il suo effettivo consumo.

Come dicevo, oggi questo effetto lo si può ritrovare solo nelle nicchie non coperte dalla stampa e dal chiacchiericcio generale di internet: gli XBLIG, i giochi Flash, le game jam, i giochi brutti, i giochi "di seconda fascia"… anche se, ripeto, non esiste più di ritrovarsi un AAA fatto e finito in mano "per caso".

Ma in fondo i tempi cambiano, ed è giusto anche così…

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