Davide non dimentica le sue origini da pizza e mandolino e quindi ascolta anche musica di gente italiana che si fa chiamare in modo strano perchè sì!
QuoteDietro al nome di battaglia Shiva Bakta si cela Lidio Chericoni, cantautore che nel 2009 registra e pubblica in proprio la raccolta di demo “Homerec Album”, nel più classico stile lo-fi acustico. Dopo un secondo album registrato ma mai pubblicato, Chericoni debutta a pieno titolo con “Third”.
Il balzo quantitativo e qualitativo è davvero ragguardevole, specie nel plenum della band che lo accompagna, in grado di trasfigurare con fare sofisticato, solenne e Radiohead-iano una “Mushroom” che mescola sentori di svariate grandi ballate grunge, dai Pearl Jam agli Smashing Pumpkins ai Built To Spill, un gioiello di revival.
Se i folk-pop di “Smart Drug” e “You Should Be Happy” non mostrano grandi sabotaggi alieni, e le intuizioni psichedeliche di Aor corali come “Magic Sun” (già presente nel primo albo), “Sunday Turns Into Heaven” e “My Weakness” (un folk-rock trascendente alla David Crosby) scadono nell’imitazione – specie la serenata Burt Bacharach-iana di “Goodbye” – il meglio viene con le due parti di “Baktism”, per un totale di 9 minuti. Il modus operandi nello sciogliere una canzone radiofonica in una pozza di voci e farla riemergere muta e nuda è degno degli Antlers.
Per maggiori informazioni: http://www.ondarock.it/recensioni/2014_shivabakta_third.htm