Ciao ragazzuoli di Friiiiiiplein,
Volevo chiedere a voi che siete le gggente cosa ne pensate della svolta gentista dei grandi siti come Multiplayer o IGN.
Il primo ha cominciato nei podcast a dare spazio alle opinioni personali sul giocato che diverge spesso pesantemente dalla recensione ufficiale… peccato che sia spesso un "quello che ha scritto il redattore è Vero Verbo ed io sono un coglione a pensarla diversamente"
Mentre su IGN in relazione a Watch Dogs è partito sul forum la domanda direttamente alla gente: solo il 4% condivide la recensione in ogni punto. Il restante 96% è equamente suddiviso tra chi vuole Ualone morto, tutta la redazione morta e "consigliato da un amico ho usato quei 70 euro per farmi scavare le emorroidi da 16 camionisti rumeni, mi sono divertito di più restando più etero dei gusti musicali di Davide".
Tra l’altro tutte queste amissioni che i capolavori più pubblicizzati "forse" tali non sono arriva solo alla fine della finestra di lancio.
Personalmente penso sia un modo un pò ipocrita per arrufianarsi quei lettori che sono rimasti scottati del gioco della vita che si rivela un prodotto medio.
A questo vorrei aggiungere un’altra riflessione: la rivista GQ ha da poco assunto un mio concittadino, "Nebo", per scrivere in modo ironico delle notizie di cronaca. La prima riguarda la storia della pornodiva aggredita dal fidanzato lottatore. Una femminista si è sentita offesa nell’intimo e tutti i suoi follower di Youtube hanno richiesto la testa di Nebo che la redazione ho prontamente licenziato con assieme alle scuse del redattore e rimozione dell’articolo.
In pratica un giornalista è responsabile di quel che scrive, chi pubblica no, mentre le redazioni si cagano in mano per meno di 100 haters.
Ma ve l’immaginate Pierpaolo Greco, Maderna o Nabacchodonosor che viene licenziato, disconosciuto dai genitori, e crocifisso in sala mensa dopo che uno Youtuber da 1000 follower ho sbroccato?
Vi ringrazio per l’attenzione e il divertimento di ascoltarvi mentre vado al lavoro
Federico "Fleym" Rosa
http://prontoallaresa.blogspot.it/2014/08/di-come-gq-magazine-si-sia-calata-le.html
Se l’editoria è agonizzante è inevitabile che storie come queste si ripeteranno.
Ci vorrebbe integrità morale, ma con solo quella non si campa più purtroppo.
Sto vedendo il video di tale xanax.
Non è necessario dare voce ad ogni ignorante sul globo.
Per fortuna la stanno capottando di doverosi sberleffi tra i vari commenti.
secondo me da un lato l’emergere di pareri più personali e sentiti è sicuramente un bene, perché oggi spesso le recensioni sono una mediazione tra gusti del redattore, gusti del pubblico, e pressioni dei publisher (queste ultime spesso indirette, ma è innegabile che ci siano, se non altro appunto nella forma dei gusti del pubblico, modellati da mesi di hype pre-lancio)
per cui finiscono per non essere più delle recensioni quanto delle vere e proprie liturgie, tanto più quanto più il titolo preso in considerazione è di spicco: leggi, sì, ma in fondo sai già cosa aspettarti
certo poi c’è il problema che senza filtri si leggono molte più stronzate, ma a quel punto magari ci sarà anche un po’ di selezione darwiniana una volta tanto? (o più probabilmente finirà come al solito che avrà più successo chi la spara più grossa)
Bruno lo sai benissimo che il problema è proprio la mancanza di selezione. Magari ci fosse. Ma non è così.
Diventa tutto rapidamente una gara a chi lancia più letame.
Non che certe recensioni non lo meritino, però in mezzo a tutto questo casino è impossibile uscirne e fare un pelo di critica.
Era meglio in passato quando c’era una certa distanza tra autore e fruitore di informazioni.
Ora che è tutto online quella finestra è sparita.
L’immediatezza di confronto è suggestiva, ma l’idiozia del genere umano ha fatto in fretta a tramutare il tutto in una carneficina isterica.
Non si può dare la possibilità di commentare OGNI COSA a caldo a chiunque.
Si passa in un attimo dalla democrazia all’anarchia. E c’è chi ha le sue armate di invasati che fanno perfino licenziare la gente.
Ti serve l’esposizione mediatica per sopravvivere ma non sei in grado di tenerla a bada se qualcosa ti sfugge di mano.
È un meccanismo suicida.
mah nero onestamente io al momento mi sto orientando sul seguire pochi canali youtube e blog selezionati, di cui mi piace ciò che dicono e come lo dicono, lasciando perdere i siti "istituzionali" dove per lo più c’è rumore (che siano le news banali a ciclo continuo, o i commenti dei lettori, o altro)
per questo ripeto meglio IMHO più personalità e meno "istituzionalità", dato che quest’ultima poi si traduce nel ciclo continuo di news, hype, rilascio, anteprima, gossip, blablabla…
volevo cmq aggiungere una cosa su nebo
a me fa un po’ ridere recchioni che parla di direttore responsabile etc etc quando sa benissimo che il mondo dell’editoria ormai è una barzelletta e se ti pagano 100 euro al mese devi pure dire grazie
o magari lo fa per richiamarsi a quella facciata di cui ormai il mondo dell’editoria vive e senza la quale mostrerebbe tutta la sua miseria (ovvero, vuoi fare il professionista perché senza quell’apparenza non sei nessuno? allora ti richiamo ai doveri di un professionista)
Quote from: Nerone on 20 August 2014, 01:37:48
Non si può dare la possibilità di commentare OGNI COSA a caldo a chiunque.
Davide partecipa ad un podcast. Di videogiochi.
Tutte le settimane.
Bruno ma pure io sono orientato verso canali yt più "sobri" proprio per sfuggire all’isteria generale.
Purtroppo resta una mini-difsatta il dover abbandonare i grossi flussi di media e i loro iscritti scemi ma una bella, corposa, rece di Matosis vale mille delusioni di titoli penosi sui soliti noti siti
Lo stesso Santilio ha fatto una serie di video sulla Psygnosis meritevole di nota.
Quote from: The Benso on 20 August 2014, 02:07:22
Quote from: Nerone on 20 August 2014, 01:37:48
Non si può dare la possibilità di commentare OGNI COSA a caldo a chiunque.Davide partecipa ad un podcast. Di videogiochi.
Tutte le settimane.
Non è vero!
Tu oggi l’hai sentito interrompere qualcuno? eh!? eh?
Io lo sento sempre, Davide è sempre con me.
Quando chiudo il cassetto quella vocina sparisce.
Fai come me, funziona.
Io chiudo il frigorifero.
Quote from: BrunoB on 20 August 2014, 01:57:30
a me fa un po’ ridere recchioni che parla di direttore responsabile etc etc quando sa benissimo che il mondo dell’editoria ormai è una barzelletta e se ti pagano 100 euro al mese devi pure dire grazieo magari lo fa per richiamarsi a quella facciata di cui ormai il mondo dell’editoria vive e senza la quale mostrerebbe tutta la sua miseria (ovvero, vuoi fare il professionista perché senza quell’apparenza non sei nessuno? allora ti richiamo ai doveri di un professionista)
Io non conosco il mondo dell’editoria, però quello sollevato da Recchioni mi sembrano quesiti relativamente giusti. In una qualsiasi azienda ci sono comunque delle gerarchie di responsabilità. L’articolo può piacere come non può piacere ma CG non c’ha fatto una gran figura incolpando solo il giornalista dell’articolo (sorvolando sul fatto che è agghiacciante questa cosa alla Mass Effect: tolgo un articolo perchè ad alcuni non è piaciuto). Se hanno deciso di pubblicare un articolo, devono avere anche il coraggio di difenderlo.
Il problema è che oggigiorno, qualsiasi persona/azienda ha paura dello smerdaggio pubblico e quindi facilmente si piega alla prima critica.