Secondo un calcolo pubblicato in un post in cui si festeggia il compleanno dello store:
Per chi non lo conoscesse, l’Asset Store è un marketplace dove gli utenti Unity possono comprare o vendere asset di tutti i tipi, quindi grafica, sonoro, ma anche codice e plugin.
Il ragionamento di Unity, quindi, è che se tutti questi pezzi di grafica, sonoro, codice, e così via, fossero realizzati "a mano", i dev finirebbero per spenderci complessivamente 1,4 miliardi di dollari.
I puristi del "fatto in casa" ovviamente storcono il naso, e ovviamente c’è chi se ne "approfitta" e fa tutto con roba presa qui e là, quindi si dà una mano in più ai pizzaroni che vogliono fare il nuovo Call of Duty senza muovere un dito.
D’altro canto però è innegabile che l’Asset Store sia una risorsa utile per realizzare prototipi, per trovare plugin e pezzi di codice utili per i propri lavori, e anche per conoscere gente in gamba da integrare magari nel proprio team, per cui alla fine il compromesso può essere accettabile (specialmente per Unity che in ogni caso o da una parte o dall’altra prende comunque soldi).
L’annuncio forse serve anche a ridare vigore a un engine che ultimamente sta soffrendo la concorrenza dell’Unreal 4, anch’esso molto votato all’user-friendliness con l’ultima release, e anch’esso con uno store analogo in arrivo.
Del resto anche il cambio ai vertici di qualche tempo fa di sicuro non ha dato troppa fiducia agli utenti, per cui forse questo annuncio serve anche a rinserrare un attimo i ranghi.
Vedremo come andrà a finire: Unity è una tecnologia molto utilizzata nel mondo indie, e una sua eventuale uscita di scena, o un suo eventuale ridimensionamento, sicuramente provocherebbero un bel terremoto in tutti quegli studi piccoli e meno piccoli che ci si sono poggiati.
Link:
http://blogs.unity3d.com/2014/11/04/happy-birthday-to-us-unity-asset-store-turns-four/