LE RECENSIONI AD ALTO NUMERO DI OTTANI DI FREE PLAYING PRESENTANO: REDOUT
Vista la mancanza di racing futuristici come Wipeout e F-Zero che hanno fatto sfracelli negli anni ’90 molti studi indie hanno provato a sopperire alla mancanza. Uno di questi è l’italiano 34BigThings che con Redout cerca di riportare il genere dei veicoli ad antigravità ai fasti di un tempo.
L’esperienza di guida riesce a trasmette la sensazione di velocità dei mezzi a reazione con un bel livello di sfida. All’inizio gestire le altissime velocità e l’inerzia della navetta sembra impossibile, ma utilizzando bene non solo lo sterzo ma anche lo scarto e l’inclinazione della nostra navetta, utilizzando entrambi gli stick analogici, si riesce a non grattare sul suolo evitando perdite di velocità e di energia del mezzo controllando l’inclinazione sulle salite oppure ad evitare di rimbalzare per la pista in uscita dalle curve.
La modalità Carriera, vero fulcro di tutta la produzione, si articola una lunga serie di gare che offrono una grande varietà a partire dalle gare classiche, passando a quelle ad eliminazione, fino alle tante prove contro il cronometro lungo i venti tracciati del gioco divise in quattro località diverse sparse sulla Terra. Alla fine di ogni gara si guadagnano punti esperienza per salire di livello e crediti da spendere per potenziare il proprio mezzo migliorando turbina, magneti, struttura ed energia, magari sfruttando anche i contratti che permettono di guadagnare altri crediti o power up completando determinati obiettivi. Infatti si possono equipaggiare un power attivo ed uno passivo, migliorabili e dalle diverse caratteristiche, ognuno adatto ad un diverso tipo di gara.
La carriera si divide tra quattro classi di veicoli progressivamente più veloci da acquistare con in dollari accumulati da una delle sei scuderie, ognuna con un suo background ed un diverso stile di guida. Ad esempio le navette del team americano Conqueror Technologies ricordano le muscle car degli anni ’70 mentre la Lunare Scuderia, italiana da come si intuisce subito dal nome, riprendere alcuni elementi stilistici dalle Lamborghini di ultima generazione.
Tutto è mosso dall’Unreal Engine 4 che non perde mai un frame con un bellissimo stile grafico low-poly dai colori accesi. È quasi un peccato che manchi il replay o meglio ancora un photo mode per godersi il tutto a velocità "normale". Inoltre il gioco già dal giorno di lancio supporta i visori per la realtà realtà virtuale, sia Oculus Rift che HTC Vive ma anche l’OSVR di Razer. L’ultima patch ha introdotto, oltre a bilanciamenti del gameplay e risoluzione di alcuni bug, una nuova telecamera all’interno dell’abitacolo rendendo l’immersività totale.
In definitiva 34BigThings è riuscito nel difficile obiettivo prefissato con un ottimo prodotto ricco di contenuti e con prezzo di 31,99€ è un acquisto consigliatissimo per gli orfani del genere.