Finito ieri questo Redeemer, picchiaduro a scorrimento prodotto da uno studio russo e arrivato su Steam qualche settimana fa. Per quanto abbia alcune sbavature devo dire che, dopo averci preso la mano, è davvero non male, no no no niente male.
In pratica è un Hotline Miami incentrato sul corpo a corpo, quindi sì, ci sono le armi da fuoco, ma la maggior parte del tempo si va di mani nude e/o di parate e contromosse alla Batman e/o di oggetti contundenti e/o di elementi dello scenario da lanciare addosso ai nemici e/o di kill ambientali sfruttando seghe circolari, braci roventi, colonne di pietra e quant’altro. In qualche sezione si può pure andare di stealth, giusto per gradire.
Abbastanza tostarello, non capendo alcuni elementi base del gameplay (tipo che per i nemici grossi è meglio andare di mosse caricate) potreste trovarvi in difficoltà ed esibirvi in infiniti girotondi con il gruppetto di nemici che vi viene appresso lungo lo scenario, manco fossero le comiche di Benny Hill.
Non sempre il gioco è chiarissimo su come vanno affrontate le varie (e fortunatamente numerose) tipologie di nemici, per cui se vedete che non riuscite a liberarvi di qualche nemico in particolare (hint: quelli con lo scudo), provate a cambiare tattica.
Quando però tutto funziona Redeemer è uno spettacolo: vai dal nemico distratto e fai la kill stealth, arriva quello col fucile a pompa, glielo freghi e gli spari in faccia al volo, nel frattempo contromossa al tizio che ti sta arrivando addosso, bidone di roba tossica lanciato addosso a un altro, mazzate di morte a un altro ancora, e mossa finale con zoom coreografico sull’esecuzione per l’ultimo rimasto.
A livello di atmosfera ci siamo, niente parodie hipster, ma la giusta grinta da action anni ’80. La trama ci vede nei panni di un ex super mercenario russo che s’è ritirato in un monastero tibetano per trovare pace e serenità, solo che ad un certo punto alcuni suoi ex commilitoni vanno a beccarlo e gli ammazzano tutti i monaci e lì scatta la vendetta!
Tecnicamente bene come animazioni e tutto (anche se la grafica va a 30 FPS, sigh). Ambientazioni un po’ monotone e cupe, un po’ più di varietà non avrebbe guastato. Musiche tutto sommato adeguate, ma dimenticabili.
In conclusione bella prima prova di questo Sobaka Studio, bel titolo se siete appassionati di menare le mani, per tutti gli altri probabilmente sarà da recuperare in sconto, e nel frattempo aspettiamo di vedere cosa tirerà fuori prossimamente il developer!