Sorpresa. Questo episodio speciale avrei dovuto scriverlo per primo in realtà, ma mi è venuto in mente tardi, ecco perché la numerazione alla Kingdom Hearts: prima di tornare a raccomandare serie di nicchia misconosciute vi presento il mio personale listone dei migliori anime "mainstream" dell’ultimo decennio, divisi per anno di uscita. Non sono necessariamente i più belli del proprio anno (in alcuni casi sì), ma sono tutti ottimi punti di partenza per un neofita che vuole approcciarsi a questo mondo (e anche i più navigati potrebbero trovare qualcosa d’interessante che gli manca).
Considerate che "mainstream" è un concetto relativo, ma il fatto che gran parte di queste serie sia doppiata e disponibile in streaming su più portali dovrebbe essere un indizio.
2009 – Fullmetal Alchemist: Brotherhood
Si parte col botto: l’epopea dei fratelli Elric è una delle storie per ragazzi più amate al mondo (lo troverete sempre nelle prime posizioni di qualsiasi classifica dei migliori shonen, per l’appunto) e uno dei miei virtuali 10/10. Amore, odio, guerra, pace, peccato, redenzione, scienza, religione: FMA tocca tutti i temi fondamentali con una realizzazione impeccabile e rimanendo coerente dall’inizio alla fine.
Netflix: Fullmetal Alchemist: Brotherhood
2011 – Puella Magi Madoka Magica
Nel 2010 non è uscito niente di eccezionale, ma compenso con due gioiellini del 2011. Il primo è frutto di un dream team d’eccezione: Shaft alle animazioni, Gen Urobuchi alla sceneggiatura, Yuki Kajiura alle musiche. Quella che sembra essere una semplice storia di "maghette" (alla Sailor Moon, per dire) nasconde molti più strati di profondità. La ending, "Magia" delle Kalafina, è favolosa.
VVVVID: Puella Magi Madoka Magica
2011 – Steins;Gate
La seconda perla di quell’anno è una delle migliori storie sui viaggi nel tempo (e l’effetto farfalla), a prescindere dal medium. E c’è John Titor: non c’è altro da aggiungere. Ah sì, la opening "Hacking to the Gate" è diventata un cult tanto quanto la serie stessa.
VVVVID: Steins;Gate
Netflix: Steins;Gate
2012 – Psycho-Pass
Altro parto della mente (malata) di Gen Urobuchi, stavolta con Production I.G: una distopia ambientata in una futuristica città giapponese dove il crimine è praticamente eliminato a scapito del monitoraggio costante dei cittadini. Vagamente ispirata a Minority Report (e alle opere di Philip K. Dick in generale, visto che è più volte citato). E altra ending spettacolare.
VVVVID: Psycho-Pass
Netflix: Psycho-Pass
2013 – L’Attacco dei Giganti
Quella del lotto che ha meno bisogno di presentazioni, il fenomeno mondiale che ha travolto tutti con l’immensa prima stagione (con la prima opening diventata addirittura un meme) e che ci ha fatto attendere anni per vederne il prosieguo. Arrivati alla terza stagione la qualità si mantiene ancora molto alta (ma forse non quanto agli inizi). Merita una menzione la mai abbastanza celebrata colonna sonora di Hiroyuki Sawano, senza la quale molte scene non avrebbero lo stesso impatto.
VVVVID: Prima Stagione | Seconda Stagione | Terza Stagione
Netflix: L’Attacco dei Giganti
Prime Video: L’Attacco dei Giganti
2014 – Kiseiju: L’ospite indesiderato
In breve, la versione giapponese de "La cosa" di Carpenter, meno horror e più psicologica/filosofica (e anche più umana). Interessante come il manga da cui è tratta appartenga agli anni ’80 e l’anime lo riadatti ai giorni nostri.
VVVVID: Kiseiju
Netflix: Kiseiju
Prime Video: Kiseiju
2015 – Death Parade
Ne ho già scritto approfonditamente qui.
VVVVID: Death Parade
Netflix: Death Parade
Prime Video: Death Parade
2016 – Erased
Un affascinante thriller/mistery che tiene incollati dall’inizio alla fine, con tocchi di regia notevoli. In questo caso la capacità del protagonista di viaggiare nel tempo è solo un pretesto senza spiegazioni logiche, ma funziona ai fini della storia.
Netflix: Erased
2017 – Made in Abyss
Questa reinterpretazione moderna (e decisamente più dark) del "Viaggio al centro della Terra" di Jules Verne è uscita in sordina appena un anno fa, ma è diventata subito un classico tra gli appassionati (guadagnandosi una seconda stagione che uscirà in data ancora da definirsi).
VVVVID: Made in Abyss
Netflix: Made in Abyss
2018 – Violet Evergarden
Infine, abbiamo il primo simuldub italiano della Storia (ovvero le puntate sono state pubblicate settimanalmente in contemporanea con l’uscita giapponese, direttamente doppiate). La nuova serie di Kyoto Animation era attesissima e, sebbene il risultato finale viaggi tra alti e bassi, sa regalare momenti molto intensi. Oltre ad essere uno dei prodotti d’animazione per la TV più impressionanti mai visti dal lato puramente visivo (al livello delle più recenti produzioni cinematografiche).
Netflix: Violet Evergarden
sei sempre il migliore
Grazie Ste
Quando tutti si mettono a fare la loro classifica del decennio… e tu senza saperlo li hai bruciati sul tempo di almeno un anno
Tuttavia, per rappresentare effettivamente il meglio degli anni ’10 va apportata qualche modifichina alla lista qui sopra, visto che era riferita solo alle serie più mainstream. Cosa rimarrà? Cosa entrerà? Dopo attenta considerazione, ecco infine la top ten serie anime 2010-2019 a mio insindacabile giudizio:
1 – Fullmetal Alchemist: Brotherhood
2 – Steins;Gate
3 – Fate/Zero
4 – Psycho-Pass
5 – L’Attacco dei Giganti
6 – Kiseiju: L’ospite indesiderato
7 – Death Parade
8 – March Comes in Like a Lion
9 – The Promised Neverland
10 – Monogatari Series
Un paio di precisazioni.
L’ordine è quello di uscita (a parte l’ultima posizione), non di importanza (non saprei neanche come farlo).
La prima e l’ultima posizione stanno dentro un po’ al limite: FMA inizia nel 2009 ma finisce nel 2010, e anche Bakemonogatari è del 2009 ma l’intera serie delle Monogatari si può vedere come un’unica grande opera lungo tutto il decennio. Non potevo lasciarli fuori e comunque classifica mia, regole mie.
Ovviamente tutte le altre serie nominate nel corso di questa rubrica sono considerabili honorable mentions.